Il percorso della legge di stabilità dovrebbe concludersi questa sera, se non vi saranno imprevisti. Per sostenere le maggiori spese che il cittadino dovrà sostenere si pensa alle assicurazioni integrative, allora certo questo è il modo di sostenere il Ssn ma stravolgendone completamente le caratteristiche di universalità, equità e gratuità.
Un nuovo taglio di 600 milioni di euro nel 2013 al Fondo sanitario, che saliranno a 1 miliardo di euro dal 2014 sommandosi agli 8 miliardi che già graveranno sul Ssn. Parte la verifica straordinaria del personale sanitario che svolge un incarico diverso perché giudicato non idoneo alla sua mansione. Arriva un allentamento della spending review per gli acquisti di beni e servizi non sanitari: il taglio del 10% dei contratti dal 2013 potrà non essere applicato da asl e ospedali, ma le Regioni dovranno conseguire gli stessi risparmi con altre misure.
Da almeno un decennio si ripete di smantellare i piccoli ospedali, di ridurre i punti nascita, di parametrare attività complesse e costose apparecchiature diagnostiche e terapeutiche alle reali necessità della popolazione. Troppe cardiochirurgie, troppe neurochirurgie, troppe Pet e così via. Bisogna dare impulso a processi di semplificazione e di concentrazione delle risorse in poche strutture dove si raccolgono le competenze necessarie per rispondere ai problemi degli ammalati.